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Il Friuli Venezia Giulia e il Collio

Ad Ovest della città di Gorizia c’è un gruppo di colline, più o meno elevate, ben coltivate a vigneto, che si chiama Collio. Il
fiume Isonzo bagna questo tratto collinoso a Sud Est, il torrente Iudrio a Nord Ovest, mentre a Sud si confonde con la fertile
pianura friulana. Apprezzato un tempo non solo per i vini, ma anche per la frutta e per l’olio d’oliva, teatro di scontri durante
la Grande Guerra e trapassato da un confine dopo il Secondo conflitto mondiale, il Collio non si è mai arreso. Anzi, nel 1964
è stato uno dei primi Consorzi di tutela vini a nascere in Italia, ed il primo in Friuli Venezia Giulia. Il suo nome è ovunque
sinonimo di vini bianchi di alta qualità.

Il territorioCollio

«La formazione sua è arenosa con terra fortemente
argillosa», diceva un autore sul Collio nel 1853.
Altri sottolineeranno il nome locale dato a tale
terreno,“Opoca” o “Ponca”, costituito da marne
silicee e marne argillose, talvolta addirittura sterili,
nelle quali però i vitigni autoctoni si sviluppano
benissimo, dando il meglio di sé. Ma anche altri
vitigni di origine francese (Sauvignon, i Pinot ecc.)
si sono dimostrati adattissimi a tali terreni, fin dagli
esperimenti effettuati a fine ‘800 e poi riportati nelle
relazioni al IV Congresso enologico. Così abbiamo
oggi quel Collio bello e unico, colorato come un

g r a d i s ’ c i u t t agiardino, ricco di leggende e di sapori.

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